La poesia di Biagio Cepollaro
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e
diremo in silenzio chinando da
un lato e dall’altro la testa aiutaci
a invertire la rotta prendici
in pieno con
la tua onda che
affondando in te potremo
riemergere che
staccando la spina della
mente potremo
ancora pensare che
improvvisamente rallentò il
tempo e
parole a lungo ripetute erano
svuotate di senso che
non parole né frazioni del
tempo erano
richieste ma tutto il
tempo e tutto il prima e
il dopo sillabando
in un tempo da
altri scandito ci
facemmo da parte dalla
parte che doveva sparire (
all’inizio come di fronte all’opera
frutto ma poi fu chiaro che
crescere è per dissomiglianza che
è solo l’opera finzione come
l’autore che neanche a sé somiglia) che
il tempo che resta non
aggiunge più nulla che
questo tempo ci farà muovere
sul posto che
abbiamo fatto cose nell’ignoranza e
ora queste cose ci
fanno sorridere o
vergognare ché queste cose
non sono più cose perché
la rabbia che non riuscimmo a
sciogliere è
ora per altri memoria da
attivare perché
i silenzi che non riuscimmo a
popolare è
ora per altri lago pronto
a straripare perché
l’ansia che non riuscimmo a
sedare è
ora per altri paura prima
della paura perché
le cause che non disinnescammo sono
per altri ancora cause pronte
a maturare perché
rabbia silenzio e ansia hanno
radice nell’ignoranza e
nei colorati accecamenti e
così imparammo l’arte del
movimento lento e
scoprimmo il silenzio del
corpo che pensa e
il mondo si contrasse nel
punto d’appoggio
dei nostri piedi e
il tempo al respiro aiutaci
perciò a liberarci dall’apparenza dei
pensieri perché
questo non è pensare ma
arrampicarsi sugli specchi e
rompere gli specchi |