La poesia di Biagio Cepollaro

Home Up luna8

 

      II          Natura                                       

 

(Dei satelliti e dei crani)

 

e stagno è la corrente e stagno

è la mente ora gelata dall’aperta

 

finestra: bisognerebbe fumare

meno ma uscire o restare

 

sarebbe la stessa cosa così

le piante curare o guardarle

 

secche in trasparenza giacché

non è la quantità del tempo

 

ma la qualità lo stretto pas

saggio dal ben vivere al ben

 

morire averci guardato dentro

e dato dentro invece di partire

 

torcigliando la fune sfacendo

e rifacendo laddove si stringono

 

le spalle col dito una dopo

l’altra per ogni vertebra accettare

 

e stagno e plastica e cielo

e stagno in un grande schermo

 

nella grande piazza ma chi

potrà dire d’esser giunto

 

sulle rive della luce?

s’accamparono le famiglie

 

disperdendo mani piccole

e arrossate mani grandi

 

e annerite sui crani: sotto

il segnale del perdurare

 

delle voci soffermarsi

non stanchi ma serpi

 

senza un luogo in cui stare

di serpi in sterpi resiste

 

una voce: gli occhi nelle tende

percorsi dai satelliti i crani


TORNA ALL'INDICE

(Del mondo in casa)

 

 

ma qui luciato dal plumbeo

di finestra slargato di gambe

 

sdraiato sul centro del mondo

che è anche la sua periferia

 

quelle strie scie zebrate

sul video prima del quadro

 

che posso se voglio fermare

in fotogramma o far andare

 

al rallentatore che si scioglie

il quadro e liquido il mondo

 

aereo ondulando nella sua presenza

catodica si avvia il mio movimento

 

da luciato-plumbeo da sdraiato

con l’intorno che s’è fatto un punto

 

monade svolgente boccio di rosa

che sboccia a gramma a sgrana

 

l’intorno-punto   l’intorno-centro

è Asia Africa America è il prima

 

dell’intorno il fu che di nuovo

è ora a fermo-immagine qui ora

 

che porosità che slittamenti

sto mondificare dentro alla scatola

 

ca s’indìa trasumana è là

la cosa nel suo proprio spazio

 

liquido aereo-catodico che ora

succhia l’intorno lo fa passare

 

per la cannula canna videosonante

mi ti sono sfacendo in medesma

 

materia che ampiezza! che denso!

st’andare la cosa coagulando

 

nell’alea fotonica è la sensazione

nuova del prato e del fato mescolando


TORNA ALL'INDICE