Scribeide
(1985-1989) è il primo libro della trilogia De Requie et Natura,
pubblicato da Piero Manni editore nel 1993,a Lecce. In un paradossale poema eroicomico, la suggestione della lingua severa
di Jacopone da Todi mi appariva misurarsi con l’universo metropolitano e
massmediale.
Il
titolo Scribeide lo decisi alla fine, dopo cinque anni di ricerche: mi
sembrava allora che le diverse direzioni dovessero restare tali, che si
trattava di accettare questa pluralità di punti di vista come emergenti
dal mondo stesso in cui si andava a scontrare un testo siffatto. Ricordo
una cena con Franco Fortini a Siena, in cui l'anziano ma combattivo
intellettuale, insisteva col non dirsi d'accordo con queste soluzioni che
giudicava di avanguardia. Certo, avevo allora molte illusioni sulla
possibilità del testo letterario in quanto tale di dire la distanza dal
pensiero dominante, che in quell'epoca, alla metà degli anni '80, si
profilava come poi effettivamente divenne, 'pensiero unico'...
Ma era anche
vero che di fronte al lirismo di quegli anni, con la ripresa di temi
romantici, qualcosa di forte si era costretti a fare: desideravo il sapore
della materia, la parola-scultura, l'elementare ribellione al potere
dei discorsi codificati e svuotati di senso e di espressione...Trovai
tutto questo in Jacopone da Todi, un autore pochissimo frequentato,
figuriamoci poi da un'eventuale avanguardia degli anni '80...
Al
contrario i filologi romanzi, gli amanti di Gadda e dell'espressionismo
letterario, ebbero meno difficoltà ad avvicinarsi: risentivano in quei
versi l'attualizzazione di quell'antica energia che era politica e, solo
oggi posso riconoscerlo pienamente, religiosa.