Luna
persciente (1989-1992) è il secondo libro della trilogia De Requie
et Natura, pubblicato nel 1993, presso Carlo Mancosu editore, a
Roma.Allegato al volume vi era anche un audio-cassetta su cui avevo inciso
la lettura integrale del poema della durata di circa cinquanta minuti.
Questo
libro è nato grazie ad Amelia Rosselli che mi parlò di un editore sardo,
Carlo Mancosu, che stava producendo una collana di libri a cui venivano
allegate delle cassette-audio su cui si registrava la voce del poeta
recitante. Amelia conosceva bene il mio lavoro e per la pubblicazione
pensava ad una ristampa de Le parole di Eliodora, ma io che avevo
il libro nuovo pronto non pensavo certo al primo libro…
E'
il poema delle folle in movimento, del panico e delle allucinazioni
metropolitane in cui la barbarie scorre sotto un velo di tecnologia e
solitudine.Ed è il poema della luna che 'vede attraverso' questa nebbia
nel calore della speranza residua.
Diversamente
da Scribeide, Luna persciente sviluppa sostanzialmente un
solo filone di ricerca, forse fine alla sua estenuazione. A quell'epoca,
nel comporlo, avevo la sensazione di parlare con una lingua nuova, la
lingua faticosamente forgiata con le esplorazioni del primo libro della
trilogia. Era ai miei occhi la parola corale , il non- detto collettivo, e
perciò idiolettale: la fusione a calda temperatura di ogni detrito che
affiorasse dalla mia memoria, dalla letteratura e dal quotidiano. Anche
per questo il riferimento a Brunetto Latini, all'origine dell'origine...La
poesia civile e la scienza: in quegli anni con insistenza si parlava di
virtualità, di esistenza simulacrale, di derealizzazione dell'esperienza:
credevo con la poesia di restituire la complessità di questa condizione,
che ambiguamente si definiva postmoderna.Una sorta di Tesoretto della terza
rivoluzione industriale, tutto impegnato a sondare le percezioni, i
mutamenti delle percezioni in quel passaggio, tra la fine di un mondo e
l'inizio di un altro.