Strumenti

 

Gli Strumenti del Corso di Poesia integrata. Le parole che trasformano sono disponibili per gli allievi del corso e per i partecipanti dei seminari.

Gli Strumenti possono essere ricevuti gratuitamente dagli allievi su richiesta.

Scrivere a Biagio Cepollaro bgcepollaro@gmail.com

 

Strumenti n. 1

Il Corso di Poesia integrata. Le parole che trasformano è un percorso di esplorazione del processo creativo [pdf; 153 Kb]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Strumenti n. 2

 

Il Corso di Poesia integrata. Le parole che trasformano  in un'allegoria [pdf; 154 Kb]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Strumenti n. 3

 

L'immagine e la sua coltivazione [pdf; 226 Kb]

 

 

 

 

L’allievo attiva gli Strumenti del Corso di Poesia integrata

 

Gli Strumenti del Corso di Poesia integrata presuppongono l’esperienza diretta del corso perché si attivano solo ed esclusivamente grazie al lavoro già realizzato dall’allievo.

Gli Strumenti sono organizzati in modo tale che leggere semplicemente e considerare solo a livello concettuale le informazioni contenute e memorizzarle, risulterebbe sostanzialmente superficiale o non pertinente.

Gli Strumenti sono organizzati in modo tale che possono diventare fecondi solo quando viene riconosciuto in essi il senso dell’esperienza già realizzata e vissuta, sia sul piano intellettuale che emotivo, dall’allievo.

Gli Strumenti possono insegnare qualcosa perché l’esperienza dell’allievo comprende già una parte della loro latenza ed è già dentro la loro risonanza.

Il processo creativo, oggetto del Corso –che è più precisamente un percorso- , non comincia dopo la registrazione di informazioni metodologiche, storiche, retorico-stilistiche, ma prende il suo avvio dalla trasformazione delle abitudini e degli automatismi intellettuali ed emotivi caratteristici dell’approccio di ogni singolo allievo.

In tal senso ogni processo creativo è un mettere in gioco ciò che si è per trasformare qualcosa di ciò che intuitivamente si sa.

E all’inizio per lo più , anche nei casi più sofisticati, si sa, in questo senso forte, della realizzazione profonda, poco o nulla: si sa ciò che si è imparato o si è sentito dire.

Si sa ciò che nel regime dell’informazione è possibile sapere: informazioni, quantità discrete prive di radicamento, integrazione e realizzazione. La quantità delle notizie e il relativo rumore hanno per lo più ricoperto e indebolito le qualità delle intuizioni. Queste ultime richiedono tempo per lavorare, non sono istantanee, richiedono soprattutto la processualità dell’apprendimento che non è mera propedeuticità.

Nel regime dell’informazione è diventato veramente difficile trovare una via per sapere qualcosa, e accrescere il proprio processo creativo non solo in ambito estetico.

Gli Strumenti non rispondono alle aspettative ma ne chiariscono di nuove.

Sono le aspettative che nell’esperienza diretta del corso si sono andate formando e che attendono solo di essere riconosciute e meglio comprese e integrate.

Non sono gli Strumenti a qualificare l’allievo ma sono le qualificazioni dell’allievo a rendere attivi e utili gli Strumenti. Tali qualificazioni, opportunamente sollecitate anche con tecniche non occidentali, emergendo diventano evidenti e si accrescono con l’esperienza diretta intesa come un mettere in gioco ciò che si è per trasformare qualcosa di ciò che intuitivamente si sa.

 

Corso di Poesia Integrata

Milano

Per informazioni:

poesiaintegrata@hotmail.it

 

 

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